“Leggiamo anticipazioni su ipotesi di web tax per far pagare finalmente ai giganti del web quanto dovuto al fisco italiano. Va bene accelerare perché siamo di fronte a casi di sistematica e decennale evasione ed elusione fiscale. Basti pensare che solo Google ha un arretrato di oltre 300milioni di tasse nei confronti del nostro erario. Ma non vorremmo che la montagna partorisse un topolino. L’ipotesi di tassare dell’8 per cento i fatturati prodotti a livello nazionale è semplicemente una barzelletta. Amazon, Apple, Google e così via continuerebbero ad affermare di non avere stabile organizzazione in Italia e quindi a dichiarare quanto gli pare, ma si metterebbero a posto di fronte al fisco pagando un’aliquota ridicola. Questi Over The Top hanno goduto sinora di tutti i vantaggi del web, ammazzando la micro economia e i piccoli imprenditori costretti a controlli continui e tasse pesantissime. È tempo che anche loro paghino per quanto guadagnano in Italia. Il governo si mostri più coraggioso e vari una seria web tax che ristabilisca giustizia fiscale e non una finta tassa che anzi costituirebbe un alibi in più i colossi di internet. Sarebbe una beffa se offrissimo loro il mezzo per mettersi a posto con il fisco senza intaccare in alcun modo gli stratosferici guadagni”.
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