“Alla vigilia del Giorno del ricordo, dedicato alla memoria degli italiani infoibati dai comunisti slavi di Tito e dell’esodo da Istria-Fiume e Dalmazia, sono state fatte delle scritte ignobili in lingua slovena all’ingresso della foiba di Basovizza, con insulti per le vittime e minacce, inneggiando a una Trieste che doveva essere controllata da altri popoli. Un atto vergognoso che va condannato pubblicamente. Non è la prima volta che lapidi, luoghi e monumenti che ricordano il massacro delle foibe vengono oltraggiati. Che questo comportamento si sia verificato a Basovizza alla vigilia del 10 febbraio è ancora più grave e dimostra quanto il negazionismo, di case editrici come Laterza o di presunti studiosi come Gobetti, possa alimentare comportamenti inaccettabili. Bisogna raccontare la verità. Farlo attraverso le televisioni, i canali di informazioni, nelle scuole e in tutte le assemblee democratiche. Le mani che imbrattano le lapidi sono armate dai diffusori della menzogna e da chi alimenta il negazionismo”. Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri.
Roma 8 febbraio 2024