“Noto che l’Usigrai, contravvenendo a uno dei principi giornalistici fondamentali, ovvero la tempestività delle risposte, replica sempre con ventiquattro ore di ritardo alle mie affermazioni. Sono diventati dei veri e propri maniaci, sono ossessionati da Gasparri, ma io mi limito soltanto a fare dei rilievi, che porterò anche all’attenzione della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. Perché l’Usigrai non ci dà chiarimenti sui 100mila euro che sono stati sottratti alle sue casse? Qual era la posizione amministrativa e professionale della persona addetta alla gestione di questi fondi? Era tutto in regola o c’erano forme di impiego non conformi alle leggi vigenti? Vedo poi che ammettono, in maniera vistosa e clamorosa, la situazione di Vittorio Di Trapani, loro ex leader. C’era qualcosa di irregolare quindi nelle funzioni che svolgeva in una testata Rai. Quindi la mia domanda era basata su giuste premesse. Sono loro stessi ad ammettere che c’erano delle irregolarità. Ed è paradossale che il capo di un sindacato accetti di svolgere funzioni non conformi al grado ricoperto. C’è una contraddizione di fondo che getta nel discredito Di Trapani ed i suoi sostenitori. Per quanto riguarda poi la dialettica all’interno del sindacato non riguarda me, ma la libera espressione dei giornalisti e dei cittadini. Capisco che per l’Usigrai, che forse vive con le stanze tappezzate di ritratti di Breznev e di Andropov, immaginare un pluralismo all’interno del sindacato o addirittura una pluralità di sindacati è qualcosa di inconcepibile. Ma si rassegnino. La loro vita al di fuori dei principi della Costituzione non vieta ad altri invece di difenderli. Il pluralismo e la libertà sono un patrimonio prezioso. E non un mio monopolio. Sono impegnato, e non da oggi, a difendere i principi del pluralismo, della libertà e della democrazia, ai quali prima o poi approderanno anche i capi brezneviani dell’Usigrai. Grazie per l’ammissione sullo scandalo che investe Di Trapani e che pare sia stato segnalato anche all’audit interno con apposita lettera”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri componente della Commissione di Vigilanza Rai
Roma 2 settembre 2023