“La drammatica aggressione all’Ucraina ha messo l’intera Europa di fronte ad alcune scelte ineludibili. Non si può vivere in una perenne vacanza dalla storia. L’Europa deve essere un gigante che difende la libertà e i diritti, non un burocrate che perseguita bagnini e contadini. E deve quindi affrontare le vere emergenze. Che riguardano l’autonomia nella difesa, nell’energia e nelle produzioni agroalimentari. Ed è un bene quindi che abbiano subìto una accelerazione progetti per un esercito comune europeo. Chi non porta le proprie armi è destinato a subire la violenza di quelle altrui. Ben venga quindi una politica di coesione in questi campi. A tal proposito è ovvio che in una fase iniziale bisognerà aumentare le spese per la difesa, immaginando che poi uno sforzo comune europeo consentirà un risparmio per i singoli Paesi. La discussione quindi che si sta svolgendo anche in Italia deve uscire fuori dai confini del provincialismo e guardare ad orizzonti più ampi. Il tema emergerà in occasione della discussione del Decreto sul sostegno all’Ucraina che esamineremo al Senato nelle prossime ore. Come relatore in Commissione Difesa ritengo si debba aprire una doverosa riflessione che guardi ad orizzonti più ampi. Di fronte al pericolo di aggressione ci si deve difendere, perché le spese per la difesa svolgono uno scopo di deterrenza e possono impedire conflitti ed aggressioni. In anni andati fu il dispiegamento di missili che accelerò il crollo dell’Unione Sovietica. E quei missili ovviamente non furono mai usati, ma furono costruiti e piazzati. Sì vis pacem para bellum. E noi vogliamo la pace non la guerra. Ma per evitare le aggressioni bisogna difendersi e anche le istituzioni italiane sono chiamate a scelte serie e consapevoli”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 25 marzo 2022