“Mentre in tante televisioni, compresa la Rai, imperversano presunti esperti della tragedia ucraina, alcuni dei quali anche accusati, non da me, di poter essere al soldo di Tizio o di Caio, ci si indigna per l’intervista a Lavrov su Rete 4. Non si capisce se ad alcuni dia più fastidio Lavrov, le cui affermazioni sono ovviamente da contestare, come le ha contestate l’intervistatore, o l’emittente che le ha ospitate. In tutta questa confusione di finti esperti, l’intervista a Lavrov rappresenta comunque dal punto di vista giornalistico un’occasione per incalzare con domande, che sono state puntualmente fatte, chi sta dalla parte sbagliata. Ma per alcuni evidentemente c’è chi è al di sopra di ogni sospetto e può, anche a pagamento, assoldare tizio o caio, mentre altri non dovrebbero fare informazione. Lavrov rappresenta in questo momento quello che è tornato ad essere l’impero del male, ma è pur sempre il Ministro degli Esteri, e non da oggi, della Federazione Russa. È ovvio che le sue affermazioni si possono e devono contestare, soprattutto quelle antisemite. Ma non mi pare che da questo si possa passare ad un attacco ad una parte dell’informazione italiana che fin qui ha tenuto un atteggiamento molto più equilibrato di altri, che sono oggi sotto accusa per aver ospitato personaggi improbabili anche a pagamento. Talmente improbabili che università nelle quali parlavano a vuoto gli hanno tolto gli incarichi che gli avevano affidato”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 2 maggio 2022