“È sconcertante leggere sulla stampa le affermazioni sotto giuramento di Giovanni Stabilini, amministratore delegato della Cattleya, la casa di produzione che ha sfornato la serie tv Gomorra per Sky. Stabilini, nel corso di un giudizio relativo a presunte spese fatte per la realizzazione della serie che sarebbero andate a beneficio di camorristi, ha ufficialmente detto che dalla Cattleya non sono uscite somme di denaro se non quelle rendicontate. Tuttavia, non ha escluso ‘che possano essere stati creati fondi neri, attraverso fatture gonfiate, con i quali siano stati pagati quei camorristi’. Si tratta di dichiarazioni veramente inquietanti. Del resto, si sapeva già che film ispirati ai libri di Saviano avevano visto impegnati sulle scene veri e propri appartenenti alla camorra o che erano stati affittati degli appartamenti appartenenti ai clan. Ovviamente, l’autore dei libri non ha responsabilità nella produzione della fiction. Ma non ha nulla da dire Saviano su queste vicende e su queste contiguità che riguardano persone che hanno comunque lavorato su suoi materiali e usato denominazioni sulle quali Saviano dovrebbe vigilare in maniera attenta? Le parole di Stabilini dovrebbero indurre anche Sky, alla vigilia della messa in onda della terza serie, a rendere non solo conto moralmente ma anche penalmente di eventuali responsabilità dirette o indirette”.
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