“Senza l’iniziativa del governo Meloni l’Unione Europea non avrebbe oggi partecipato alla missione in Tunisia. La nota congiunta Ue-Tunisia rappresenta un’importantissima novità. Occorrono stanziamenti e fondi per aiutare il governo tunisino e per rallentare il flusso incontrollato di clandestini che rappresenta un problema soprattutto per l’Italia, ma in prospettiva per l’intera Unione Europea. C’è da augurarsi anche che il Fondo Monetario Internazionale apra i cordoni della borsa. Del resto lo si è fatto in passato per motivazioni analoghe con la Turchia, non si capisce perché non si debba aiutare la Tunisia. A quanti hanno delle riserve sul governo tunisino bisogna ricordare gli effetti nefasti di guerre come quella che in Libia ha portato alla morte di Gheddafi e alla moltiplicazione dei ‘gheddafi’ su quel territorio. Bisogna avere realismo nell’area nordafricana. Ricordiamo ancora quando dopo le catastrofiche uscite di Obama, in particolare il suo discorso all’università del Cairo, scoppiarono rivolte che favorirono l’avvento dei fratelli musulmani in Egitto. Per fortuna poi quella parentesi si è chiusa. Bisogna avere realpolitik e dialogare con i governi che ci sono per evitare che arrivino i fondamentalisti. Ben venga quindi l’impegno dell’Ue dovuto alla determinazione del governo italiano e all’azione dei nostri Ministri e del Presidente del Consiglio”.
Lo dichiara il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)
Roma 11 giugno 2023