“Quando, dove e come il ministro Tria ha ricattato il movimento Cinque Stelle? Lo chiedo con una interrogazione urgente dopo aver letto in una intervista su un quotidiano rilasciata dal sottosegretario grillino Buffagni la sua seguente frase: «aggiungo che quando poi Tria prova a ricattarci, beh, non è il massimo». Un esponente del governo dice che il Ministro dell’Economia, non un passante qualunque, ricatta un importante partito di governo. Siamo alla follia totale. O è vero e quindi Buffagni deve spiegare le circostanze e i momenti in cui Tria ha esercitato questi ricatti, o non è vero e quindi una persona come Buffagni, che non si capisce per quale ragione stia al governo, dovrebbe sparire dalla scena. L’Italia è in mano a un gruppo di irresponsabili. Non conosco figli, figliastri e collaboratori di tria, ma vedo che è stato sottoposto a un dossieraggio o addirittura a un killeraggio, solo perché ha dovuto ammettere parzialmente la verità sulla recessione in cui il governo Conte ci ha portato. Quello che dice Buffagni comunque va dimostrato e non può essere fatto cadere nel vuoto. Lo ribadisco. Porterò in Parlamento la questione perché il governo risponda. Chi ricatta chi? Tra telecamere nelle case, dossier di varia natura, minacce intrecciate, questo governo si sta rivelando peggiore di Maduro. Ed è forse per questo che alcuni lo considerano un esempio da seguire. Tria è un ricattatore? Lo si dimostri. Non lo è? Allora sia lo stesso Tria a querelare oggi stesso Buffagni, prima di andare in Consiglio dei Ministri. Dimostri, almeno lui, di essere una persona seria. Un suo silenzio, invece, paradossalmente darebbe ragione a chi gli dà torto”.
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