“La vicenda della rete di telecomunicazioni va definita una volta per tutte. C’è troppa agitazione con il rischio di creare danni a un comparto che già vive un momento delicato. Ovviamente le decisioni cruciali spettano alla TIM ed ai suoi vertici. Però vediamo troppe azioni di disturbo. Un punto fondamentale, in vista della costituzione della nuova società della rete, è quello di far confluire, a valle dello scorporo, nella nuova società della rete la stessa Open Fiber. Senza sprecare altre risorse per un’iniziativa che non doveva nemmeno nascere. Ci vuole un’unica società della rete. È ovviamente necessario un controllo di natura pubblica vista la rilevanza strategica della rete. E ciò sia attraverso la Golden Power che con una partecipazione azionaria della parte pubblica può essere garantito. Vivendi dal canto suo ha tentato una sortita nel settore dell’audiovisivo, oltre che delle telecomunicazioni, in Italia che poi si è risolta in uno stop. Creare ulteriori contenziosi ed agitazioni non risolve né il problema dell’indebitamento di TIM, né le prospettive occupazionali dei tanti dipendenti. Perché è ovvio che la nuova società della rete dovrà garantire continuità occupazionale. Bisogna quindi che questa vicenda arrivi ad un epilogo. Con l’attenzione indispensabile da parte del governo e delle parti pubbliche e le libere determinazioni degli azionisti privati. Ma acquirenti inventati all’ultimo momento senza che sembrino dotati della solidità necessaria, servono soltanto a creare incertezza in una realtà che invece ha bisogno di ridefinire, una volta per tutte, il suo perimetro e di poter guardare al futuro del settore delle TLC, dove le cose sono molto cambiate e la capacità di resistenza delle singole aziende ha un orizzonte molto più complicato. Meglio avere interlocutori noti e riconoscibili che alimentare confusioni. Sono in gioco la rete di telecomunicazioni e migliaia di posti di lavoro. Il governo vigili su apparizioni temerarie dell’ultima ora”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, Vicepresidente del Senato
Roma 2 novembre 2023