“L’Italia oggi si ferma per ricordare le tante, troppe vittime che, soprattutto negli anni di piombo, ma purtroppo anche in tempi recenti, hanno sacrificato la propria vita di fronte alla furia politica estremista. Il pensiero va a quelle donne e a quegli uomini, vittime innocenti e alle loro famiglie a cui senza alcuna ragione è stata data tanta sofferenza. Una giornata solenne che non deve essere però l’unica in cui ricordare queste figure, in alcuni casi veri e propri eroi nella lotta al terrorismo. E non deve neanche essere una giornata di ipocrisia e di cerimonie facciata. Non si possono infatti tollerare in silenzio le decisioni di Paesi come la Francia che negano l’estradizione agli autori di quelle stragi o dare palcoscenici importanti a brigatisti e poi ritrovarsi oggi a commemorare chi, di quelle persone, è stata vittima. Bene ha fatto in queste ore il Presidente Mattarella a ricordare anche Paolo Di Nella, che conoscevo e ricordo bene, e i fratelli Stefano e Virgilio Mattei nel suo intervento, in continuità con quella via di pacificazione invocata anche dalle famiglie di tante vittime dell’odio politico. Ma altri devono fare altrettanto e chiedere che la giustizia faccia finalmente il suo corso, anche se in ritardo, nei confronti di chi, dopo aver macchiato di sangue la nostra terra, è fuggito altrove per proseguire una vita che ad altri e alle loro famiglie, è stata negata”.
Roma 9 maggio 2023