È evidente che quanto sta accadendo in Val di Susa ha poco a che vedere con la protesta per la realizzazione della Tav, ma si tratta piuttosto di violenza organizzata, di eversione di natura squadristica. Da tempo denunciamo questa situazione ma soltanto adesso a sinistra si accorgono che lí c’é qualcosa che non va. É la solita sindrome dei compagni che sbagliano. Contro questi violenti non ci sono giustificazioni o peggio fiancheggiamenti. Oltre a riaffermare la piena e completa solidarietà alle Forze dell’Ordine, vittime dell’ennesimo attacco, ribadiamo che la Tav rappresenta un’opera strategica per il Paese. È possibile il confronto con chi democraticamente intende esprimere le proprie opinioni, ma sempre nel rispetto del civile contraddittorio. A questo il Pdl non si è mai opposto, ma l’Italia non puó rimanere tagliata fuori dal resto delle linee di comunicazioni europee. La crisi ed il rilancio dell’economia passano anche attraverso un tessuto infrastrutturale moderno e pienamente integrato con l’Europa ed il resto dei Paesi piú avanzati.
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