Letta, in avanzato stato di cottura e ridotto a un funzionario della presidenza del Consiglio, non trova di meglio per darsi un tono che rispolverare un evergreen: il conflitto di interessi. Renzi gli ha rubato la scena e lui, per recuperare un po’ di spazio, alza il tiro per far saltare il banco.
Intanto i piccoli partiti continuano a prendere schiaffi da Renzi che li ignora avendone certificato l’inconsistenza. Le riforme devono viaggiare velocemente a partire da quella elettorale. Basta con le liti nel Pd e l’ostruzionismo dei piccoli partiti. Serve una svolta e se si continua di questo passo non solo entro l’anno non si riesce a concludere nulla di importante per il Paese, ma anche la legge elettorale rischia di saltare per le isterie di troppi”