“La storia della Fiat, Fca, Stellantis è un pezzo di storia del Paese. E’ stata a lungo la principale industria italiana, ma ci sono stati accordi che l’azienda ha disatteso clamorosamente come la promessa di un milione di auto che è stata presa formalmente davanti al Paese e che non è stata realizzata. Il governo ha speso risorse per aiuti, cassa integrazione. Nel tempo gli esborsi sono stati notevoli. Ora vogliamo sapere qual è il piano e qual è l’interlocutore. Il ministro Urso ha incalzato Stellantis e se c’è una parte lesa è anche il governo. Dopodiché i soldi si danno se c’è un piano valido. Mi auguro che Elkann e altri siano in grado di gestire la vicenda perché vedo una fisicità evanescente del timone dell’azienda. Poi c’è da dire che una concausa non secondaria è stata proprio l’incertezza che si è creata con alcune scelte europee, che vanno corrette. Se l’industria automobilistica della Germania arriva ad essere peggio di quella dell’Italia, con la Volkswagen che ha una storia lunga e gloriosa più della Fiat, FCA, Stellantis, è un problema. Oggi un cliente che deve acquistare una macchina non sa come muoversi perché c’è un totale disorientamento. Noi dobbiamo dare una prospettiva realistica anche perché le emissioni di Co2 di tutte le macchine europee sono l’1% delle emissioni di Co2 del pianeta. Qualcuno lo deve spiegare a Timmermans, a Greta Thunberg e a quelli che imbrattano i monumenti”.
Così a Tagadà, su La7, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Roma 6 dicembre 2024