“Nona assoluzione per il prefetto generale Mario Mori, quinta assoluzione per quanto riguarda la presunta trattativa Stato-mafia che ebbe ben altri protagonisti sui quali si sarebbe dovuto indagare a fondo, ovvero Ciampi e Scalfaro. Mori è stato perseguitato. L’ennesima assoluzione lo conferma come splendida figura di servitore dello Stato, protagonista della lotta alla mafia, guida preziosa per tanti investigatori che hanno contrastato il crimine organizzato. Le tesi di Di Matteo e Ingroia vengono sconfitte ancora una volta. Il secondo è per fortuna uscito dalla magistratura. Il primo dovrebbe pubblicamente scusarsi con Mori e rinunciare a ulteriori iniziative temerarie. Il Capo dello Stato, nella sua veste di presidente del Csm, dovrebbe occuparsi di questa vicenda. Non c’era bisogno di restituire l’onore a Mori perché non lo ha mai perso, essendo un protagonista della lotta alla criminalità. È l’accanimento di altri che dovrebbe essere oggetto di iniziative istituzionali. Viva Mori”
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