“È incredibile leggere quello che affermano personaggi come Ingroia che, travolti dalla sentenza della Cassazione invece di chiedere scusa agli italiani e agli esponenti dell’Arma dei Carabinieri e di altre istituzioni che hanno perseguitato, si mettono ancora a sproloquiare. Dopo la sentenza della Cassazione, che ha confermato che il generale Mori, il generale Subranni, il colonnello De Donno ed altri non hanno commesso alcun reato, persone come Ingroia, Di Matteo, Teresi, Del Bene, Tartaglia, Scarpinato, devono alzarsi in piedi e chiedere pubblicamente scusa a queste persone a cui hanno distrutto la vita e a tutti gli italiani. Gli eroi della lotta alla mafia sono stati messi ingiustamente sul banco degli imputati. La questione non può finire qui. Ne ho parlato ieri in Senato e continuerò a farlo perché sono state costruite carriere immeritate sull’onda di questa vicenda ed è stata allontanata la verità. Il carcere duro fu cancellato nei primi anni novanta quando Scalfaro era al Quirinale e a Palazzo Chigi c’era Ciampi. Di queste verità non si può parlare. Mori e il Ros hanno contrastato in maniera dura ed efficace la mafia. Queste toghe che hanno pesantemente sbagliato devono rispondere delle loro responsabilità. L’ho detto a Palazzo Madama e tornerò a dirlo più volte nei prossimi giorni nelle sedi parlamentari. Ci sono colpe gravissime che non possono rimanere senza sanzione. E dobbiamo capire se ci sono state motivazioni dietro a queste scelte. Se ci sono menti raffinate che hanno voluto queste indagini che hanno allontanato la verità e montato un castello di invenzioni. Anche perché c’è qualcuno in altre procure che continua a svolgere lo stesso tipo di attività. Ed è ora di finirla. Bisogna stroncare la mafia, non alimentare leggende. E chi lo ha fatto ha indebolito lo Stato. Non è un caso ad esempio che Di Matteo, che è stato sconfitto sul piano giudiziario, è uno di quelli che ha creduto perfino alla tesi di Scarantino stragista. Qualcuno chiederà a Di Matteo giustificazione delle sue condotte? Io lo faccio in parlamento e continuerò a farlo in ogni luogo e in ogni sede. Per quanto riguarda lui e tutti gli altri che ho citato”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 29 aprile 2023