“Nessuno si illuda di liquidare la questione dello stadio della Roma con impicci e procedure poco trasparenti. In primo luogo la discussione deve avvenire in maniera corretta in Campidoglio e, per quanto riguarda le competenze della Regione Lazio, in Consiglio regionale. In secondo luogo è consigliabile che la Roma, l’Unicredit e il costruttore Parnasi si confrontino con tutta la classe dirigente romana. Il progetto, ammesso che parta, si svilupperà nell’arco di molti anni e nel futuro potrebbero cambiare sindaci, presidenti di regione, partiti di governo. È opportuno, quindi, dare ascolto a tutti, anche per capire se, ad esempio, le modifiche ipotizzate dovessero penalizzare opere pubbliche indispensabili sia per la salvaguardia delle zone interessate, sia per l’accesso allo stadio stesso. Del resto, in altri casi in Italia si sono costruiti stadi, non interi quartieri con obiettivi tutti da capire. Bene, quindi, che si operi, che ci sia un’occasione di sviluppo e di ammodernamento per Roma, ma benissimo che lo si faccia con trasparenza e a 360 gradi. È opportuno che tutti abbiano conoscenza dettagliata di quanto sta avvenendo per evitare ostruzionismi ingiustificati o sostegni poco chiari. Questo pubblico appello lo rivolgo a tutti, non tanto al sindaco di Roma, il cui livello è sotto gli occhi di tutti, ma al presidente della Regione Zingaretti, alla banca Unicredit, al costruttore Parnasi e alla società sportiva Roma che merita ogni sostegno, ma che deve dialogare in maniera plurale”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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