Hanno dovuto minacciare scioperi, scendere in piazza ed essere sostenuti da molte forze politiche, in primis da Forza Italia, per ottenere un tardivo ascolto da parte di Renzi. Per le forze di polizia e per tutto il comparto sicurezza-difesa si profila finalmente lo sblocco dei trattamenti economici. Era l’obiettivo che si erano prefissi e che noi abbiamo condiviso e sostenuto in queste settimane di confronto anche aspro. Resta però indefinita la fonte di finanziamento di questa doverosa decisione. Non vorremmo, come alcuni presenti al tavolo hanno giustamente ipotizzato, che nello stesso settore si sottraessero risorse da un lato per metterle da un’altra parte. Continueremo quindi a vigilare sull’iter dei prossimi provvedimenti e avanzeremo nostre autonome proposte in Parlamento per garantire quei risultati economici e normativi che sono indispensabili a tutela di coloro che operano per la sicurezza di tutti i cittadini. Il governo sarebbe dovuto intervenire ben prima e dovrà farlo con soldi ‘veri’, con stanziamenti aggiuntivi, senza trucchi contabili. Per quanto riguarda poi ipotesi di accorpamenti, diciamo con chiarezza che non si faranno.
Share this post