“Il governo Renzi promise, con l’intervento del ministro dell’Intero dell’epoca, un poker di iniziative a sostegno del comparto sicurezza-difesa. Si annunciò la conferma del bonus degli 80 euro, il rinnovo del contratto, il riordino delle carriere e stanziamenti per nuove assunzioni. Denunciammo l’insufficienza dei mezzi economici contenuti nell’articolo 52 della legge di bilancio, ed oggi ne abbiamo più che la conferma, visto che al 9 gennaio non si è avuta nemmeno la certezza del bonus degli 80 euro nelle buste paga di fine mese degli appartenenti alle forze armate e alle forze di polizia. Non parliamo poi di riordino e quant’altro. Dal poker siamo passati al bluff. Nel momento in cui ci si impegna giustamente di più per rafforzare la sicurezza del Paese minacciata dall’immigrazione clandestina e dal terrorismo islamico, vorremmo sapere se verranno prese iniziative immediate per garantire la conferma almeno degli 80 euro. L’amministrazione statale starà già predisponendo le nuove buste paga e una risposta, quindi, è doverosa”. Lo dichiarano in una nota congiunta i responsabili della Consulta sicurezza di FI, sen. Maurizio Gasparri e on. Elio Vito.
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