“Nell’ambito delle riunioni periodiche della Consulta sicurezza, abbiamo incontrato questa mattina i rappresentanti sindacali e i Cocer del comparto sicurezza-difesa e del Soccorso pubblico per un momento di confronto sulle criticità che devono affrontare gli uomini e le donne in divisa. Sono ancora una volta emerse le enormi difficoltà nel gestire gli incarichi quotidiani in piena emergenza immigrazione e terrorismo a fronte di mezzi e risorse sempre più scarse. Inoltre, tutto il comparto ha lamentato il gravissimo ritardo con cui il governo sta provvedendo al rinnovo del contratto, al riordino delle carriere, oltre a non garantire le dovute tutele previdenziali. Su questo punto come FI abbiamo già detto che presenteremo una proposta sulla previdenza integrativa includendo anche le osservazioni della Corte costituzionale sul rinnovo dei contratti. Intanto, nonostante le pompose promesse fatte, anche nella legge di stabilità le aspettative sono state disattese e tutto il comparto ancora una volta mortificato. Il governo avrebbe dovuto da tempo pretendere dall’Ue l’autorizzazione a una spesa di almeno dieci miliardi di euro fuori dai vincoli del patto di stabilità da investire in sicurezza visto l’allarme terrorismo. Cosa che non è stata fatta. È stata anche ricordata l’incresciosa condizione dei nostri militari impegnati nelle missioni all’estero che il governo Renzi lascia da quattro mesi privi di copertura giuridica ed economica. Anche per questo si è ribadita la necessità di un riconoscimento di maggiori diritti ai delegati sindacali di polizia e della rappresentanza militare. Come parlamentari di FI abbiamo confermato la nostra costante attenzione verso tutto il settore che non merita il trattamento da fame che gli ha riservato Renzi”. Lo dichiarano i parlamentari e componenti della Consulta sicurezza di FI, Maurizio Gasparri ed Elio Vito.
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