“Leggiamo che, nonostante le tante e fondate obiezioni, Renzi insiste nel voler affidare un delicato ruolo nell’ambito della cyber security al suo sodale Carrai. Ricordiamo che Carrai, oltre ad essere stato nominato a numerosi incarichi a Firenze durante la gestione Renzi di Provincia e Comune, ha anche ospitato in un suo alloggio lo stesso Renzi che lì aveva posto la sua residenza. In altri casi un comportamento del genere ha portato a giudizi penali. Invece Renzi sin qui l’ha fatta franca. Questo dimostra quanto siano forti i vincoli personali tra i due, mentre appare evidente l’inadeguatezza di Carrai per un compito tanto rilevante, nonché il suo palese conflitto di interesse. Su questo punto ci risulta che anche il Quirinale ha sollevato delle obiezioni. Ma Renzi si sta inventando un escamotage: gli affida una consulenza a Palazzo Chigi mettendogli a disposizione una vera e propria struttura operativa. Richiamiamo una rinnovata attenzione del Capo dello Stato perché con i Servizi non si scherza. Non possono essere affidati ai ‘bravi’ di propria fiducia. Don Rodrigo non può mettere il Griso in una postazione strategica. Qualora si andasse avanti ci rivolgeremmo al Consiglio di Stato e alla Corte dei Conti, sia per gli aspetti riguardanti la mancanza di requisiti di Carrai, sia per quanto riguarda le spese che la Presidenza del Consiglio dovrebbe affrontare con una struttura che si sovrapporrebbe ai Servizi e ne condizionerebbe l’operato. Siamo di fronte allo scempio dello Stato. Non rimarremo inerti e agiremo con tutta la forza che questo crimine impone”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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