“C’è proprio da sperare che il Presidente del Consiglio Renzi non insista più con la nomina del suo sodale Marco Carrai in una posizione di vertice dei Servizi per gestire tutta l’attività di cyber security. Dal Lussemburgo a Firenze, intorno a Carrai è tutto un fiorire di conflitti d’interesse, senza dimenticare la residenza renziana posta presso un domicilio di Carrai con una vicenda mai del tutto chiarita. Carrai non appare in possesso dei requisiti per svolgere una funzione così delicata e sembra soltanto interessato da un lato a garantire in termini poco trasparenti gli interessi del Presidente del Consiglio, dall’altro ad alimentare le sue conoscenze per incrementare i suoi business presenti e futuri. Per provvedere alla cyber security ci sono certamente centinaia di profili adattissimi nell’ambito della pubblica amministrazione e del mondo della sicurezza. Non c’è alcuna giustificazione per ricorrere ad un personaggio che darebbe l’impressione di una sorta di privatizzazione-impossessament o dei Servizi segreti da parte di Renzi. Su questa delicatissima vicenda siamo certi che sarà per primo il Presidente della Repubblica a svolgere una funzione di vigilanza, per evitare una situazione incresciosa di fronte alla quale ogni tipo di protesta democratica sarebbe legittimata”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Sicurezza: Gasparri, Con Carrai Renzi privatizza Servizi. Mattarella vigili
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