“È francamente sconcertante che questa mattina, in Aula al Senato, senza che questo evento fosse indicato nell’ordine del giorno dei lavori d’Aula, abbia preso la parola il sen. Tronti del Pd per celebrare l’anniversario della Rivoluzione russa di ottobre. Per quanto Tronti abbia parlato in termini di alta cultura e sapienza, restano ambigue e inaccettabili una serie di affermazioni. Secondo Tronti, la Rivoluzione di ottobre sarebbe stata, ad esempio, la ‘rivendicazione della pace’, con ‘i soviet che dovevano farsi Stato’. Ha poi esaltato la rivoluzione che era partita con tre parole d’ordine, ‘la pace, il pane, la terra’, una rivoluzione ‘accerchiata e combattuta’, facendo solo un minimalista e rapido accenno ‘ai crimini commessi’ dai soviet. Tronti ha addirittura detto che si dovrebbe ‘isolare il valore liberatorio di quell’atto rivoluzionario’, definendosi ‘figlio di questa storia’. La Rivoluzione d’ottobre è stata una pagina turpe della storia mondiale, che ha aperto la strada alla dittatura comunista prima nella Russia diventata gradatamente Unione sovietica e poi in tante altre parti del mondo. È inaccettabile che nell’Aula del Senato si siano minimizzati i crimini compiuti dalla rivoluzione russa e si siano ignorati milioni di morti. I figli di quella rivoluzione sono gli sterminatori alla Pol Pot. Libero Tronti di considerarsi parente di gente del genere. Io trovo questo evento assolutamente vergognoso”.
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