“Sorprende l’ignoranza costituzionale, politica e parlamentare di quanti, da sinistra, hanno cercato di coinvolgere il presidente della Repubblica nella vicenda dell’elezione del presidente della commissione Affari costituzionali del Senato. Mattarella, che ben conosce il Parlamento per esserne stato a lungo un insigne esponente, sa bene che esso può determinarsi liberamente secondo le maggioranze che si formano sul campo. E l’elezione di Torrisi, peraltro a lungo vicepresidente vicario della Commissione e da tanti considerato un ottimo successore di Anna Finocchiaro per esperienza ed equilibrio, è uno di questi casi. Senza considerare che Torrisi fa anche parte della maggioranza. Peraltro nella stessa giornata il governo ha ottenuto a Palazzo Madama la fiducia su un pessimo decreto. Non c’è quindi nessuna crisi politica in Parlamento. Non si capisce di che cosa si sarebbe dovuto occupare il Presidente della Repubblica, che non ha certo il compito di decidere se è migliore A o B per la presidenza di una commissione. La verità è che Renzi e i suoi accoliti hanno dimostrato la stessa arroganza che li caratterizzò quando scelsero Mogherini e non D’Alema per la Commissione europea, che li portò ad accanirsi contro Berlusconi, che li portò a sabotare intese politiche in materia di riforme costituzionali e di leggere elettorale. È l’arroganza di chi vuole tutto senza avere i numeri per pretenderlo. Il Quirinale non c’entra niente con queste vicende. Ci si occupi di cercare in Parlamento con umiltà e pazienza un’intesa per una legge elettorale che garantisca la governabilità. Renzi ha già creato molti danni, a se stesso, alla sua famiglia, alla sinistra, alle istituzioni e al Parlamento. Si dia una calmata”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Share this post