“È davvero sconcertante l’intervista rilasciata al Tempo dall’ex procuratore della Repubblica di Roma Giovanni Ferrara in merito allo scandalo Fini-Montecarlo. Ferrara aprì un’indagine nei confronti di Fini che poi si concluse con una frettolosa e sorprendente archiviazione. Ora che emergono fatti eclatanti a carico di Fini, Ferrara difende il suo operato dell’epoca e respinge qualsiasi collegamento tra la sua presunta inerzia e la successiva nomina a sottosegretario del governo Monti che taluni hanno collegato a rapporti eventuali con Fini. Non c’è prova di questo, ma il modo superficiale con cui Ferrara liquida ogni ipotesi è francamente più che discutibile. Anche il modo in cui difende le mancate indagini è veramente inaccettabile. Resta il fondato sospetto che Fini abbia fruito all’epoca di una benevolenza ingiustificata. Non si indagò, non ci furono accertamenti approfonditi. Resta il nostro severo giudizio non solo nei confronti di Fini per i disastri politici che ha causato e per quelli che probabilmente si riveleranno dei reati penali. Ma resta anche la meraviglia per l’operato dell’ex procuratore Ferrara e per le sue giustificazioni successive. Del resto Roma non è fortunata in materia di procuratori, ne’ ieri, ne’ oggi. Troppe inerzie, troppe inadeguatezze. Forse è tempo di ripulire la Procura di Roma facendo accertamenti sul passato e sul presente per evitare danni in futuro”.
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