“L’annuncio del sindaco di Milano Sala, della restituzione dei soldi che i sauditi avevano già versato per mettere i loro piedi dentro la Scala di Milano dimostra due cose, che avevamo ragione a contestare questa scelta che era stata condotta in maniera opaca, che Sala non aveva dato una compiuta informazione a tutti perché i soldi erano stati già versati nella convinzione, da parte dei sauditi, di poter entrare trionfanti nel Cda della Scala di Milano. Una vicenda inquietante e vergognosa. E anche il ruolo del Ministro Bonisoli è tutt’altro che chiaro, perché abbiamo letto sui giornali che sapeva tutto e non ha nemmeno risposto alla mia interrogazione. Fuori i sauditi dalla Scala, una istituzione culturale di grande importanza per l’Italia, l’Europa e per il mondo che non può vedere nel proprio Consiglio d’amministrazione rappresentanti di un Paese oscurantista, che nega i diritti fondamentali ai propri cittadini, a cominciare dalle donne. Sala invece di fare marce antirazziste per far entrare altri clandestini in Italia, faccia una bella marcia contro la violazione dei diritti umani in Arabia Saudita e in altri Paesi del Medio Oriente. Rivendico il merito di aver denunciato questa vicenda e aver bloccato le porte del Cda ai sauditi”
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