“C’è voluta la mia interrogazione contro l’ingresso dell’Arabia Saudita nel Cda della Scala per svegliare alcune autorità milanesi. Fanno bene fontana ed altri della Lega ad esprimere dubbi. Ma bisogna passare dai dubbi alle certezze. Non si può far entrare nel Cda di una istituzione così importante sotto il profilo culturale ed identitario un governo, come quello saudita, che nega diritti fondamentali. I soldi sono necessari per far andare avanti istituzioni così costose ed importanti come la Scala, le sponsorizzazioni, gli scambi culturali ben vengano. Ma no all’ingresso dell’Arabia Saudita nel Cda della Scala. Il Ministro Bonisoli risponda con urgenza in Parlamento alla mia interrogazione e non si limiti a mezze frasi dette in qualche intervista. Il sindaco Sala esca allo scoperto. Organizza marce antirazziste e poi vuol mettere la Scala in ginocchio di fronte a chi nega diritti fondamentali come il regime dell’Arabia Saudita? Ora basta. Parole chiare e definitive. I soldi non sono tutto. La cultura deve essere un’affermazione di libertà in primo luogo. E la Scala appartiene a tutti ed è presidio di cultura, di identità ed appunto di libertà del sapere”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).
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