“Aridatece Al Bano, Morandi e Ranieri. Mi rendo conto che le polemiche politiche su Sanremo possono risultare stucchevoli e le avevo sin qui evitate. Ma essendo il Parlamento, ed è una cosa molto grave, privato della commissione parlamentare di vigilanza, che non viene costituita per colpa della rissa tra i partiti di sinistra sul nome a cui assegnare la presidenza, e non avendo un luogo dove esprimere delle opinioni, lo faccio pubblicamente. Ho veramente apprezzato, a differenza di altri, la presenza del Presidente della Repubblica al Festival di Sanremo. La musica è parte della cultura popolare della nostra Nazione e ha fatto bene Mattarella a sottolinearlo con la sua presenza. Dopodiché il Festival non è il Congresso Mondiale per denigrare il governo ed il Paese nel suo complesso. Non è vero che l’Italia è un Paese razzista, come sostiene una grande campionessa a cui viene offerta la ribalta di Sanremo. Ci saranno persone razziste e da condannare, ma non si può dire che ‘l’Italia è un Paese razzista’ come ho letto poco fa. Non si può denigrare in maniera unilaterale questo o quel politico. Per i dibattiti ci sono altri spazi, nel servizio pubblico, dedicati a questo. Lo stillicidio unilaterale, e senza la possibilità di potersi difendere, non è una cosa corretta e anche i vertici della Rai sono stati costretti a dissociarsi da certi eccessi. Insomma trasformare un grande evento di musica, importante per la Rai e per l’Italia, in una sorta di congresso politico per la denigrazione sistematica del Paese e delle Istituzioni è una cosa sbagliata e inopportuna. Se poi i vertici non sono in grado di governare eventi di questa natura possono sempre trarne le conseguenze. Sarebbe una scelta dignitosa. Aridatece Al Bano, Morandi e Ranieri”.
Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 9 febbraio 2023