“Giù le mani da Sanremo. Un grande evento nazional-popolare che tutti, in qualche modo, finiamo per seguire e che catalizza il dibattito, sia che si tratti di proteste di categoria, sia che si tratti di qualsiasi altra materia dello scibile umano. Lo scorso anno arrivó anche il Presidente della Repubblica Mattarella. Ma oltre che ‘giù le mani da Sanremo’, bisognerebbe dire anche ‘giù i piedi’. É incredibile come la Rai, ancora una volta, si sia infilata da sola in un pasticcio evitabile. Il conduttore dice che John Travolta ha chiamato qualche attimo prima dicendo: ‘Sono qui, passo’. E poi si scopre che da ottobre l’evento era annunciato. E l’attore esibisce una marca di scarpe sul palco di Sanremo, con tanto di marchio ben inquadrato. Ai tempi della Rai di Bernabei il capo azienda controllava ogni dettaglio, è vero che c’era un solo canale ed era un altro tempo, veniva addirittura accusato di controllare l’abbigliamento delle ballerine. Ora invece i controlli scarseggiano. Non basta dire che è stato un errore. Il produttore delle scarpe è stato furbissimo. Ammesso che abbia versato 1milione a John Travolta, per indossare quel prodotto, ha già ottenuto non solo in televisione ma anche sui giornali e per la immensa polemica che si è determinata, un ritorno di immagine colossale. E la Rai? Fa da palcoscenico e basta? Se si vuole fare la pubblicità ci si organizzi. Sanremo porterà alla Rai 60milioni di euro di incassi con gli spot. Ottimo. Anche la vicenda delle ferrovie si sta risolvendo con una grande pubblicità reciproca, da un lato per la Rai, dall’altro per le FS. Peró chiediamo alla Rai: Amadeus ha detto la verità? La frase inglese che ha usato e che fa parte delle pubblicità delle scarpe è stata casuale o programmata? Qual è il giro di soldi di questa vicenda? Chi ha pagato e chi ci ha guadagnato? La Rai chiede dei soldi allo Stato, ma intanto non si faccia mettere i piedi in testa da nessuno. Temo che anche quest’anno il tutto finirà con una multa. Ma dovrebbe dovrebbero pagarla quelli che hanno causato questo pasticcio, non i cittadini con il canone e con gli altri versamenti previsti dalla legge”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente della commissione di Vigilanza Rai
Roma 9 febbraio 2024