“Perché il sindaco di Roma, Raggi, nella ormai nota chat con Di Maio, fa riferimento al capo della Procura della Repubblica di Roma, Pignatone? Secondo quanto riportato da un’agenzia Ansa di oggi e poi confermato da Grillo in un post su Facebook, nello scambio di sms tra Raggi e Di Maio agli atti dell’inchiesta per corruzione ci sarebbe il riferimento a un elenco di nominativi che Raggi avrebbe inoltrato al procuratore Pignatone e sul quale attendeva riscontro. Lo stesso Di Maio avrebbe chiesto a Raggi cosa Pignatone avesse da dire su Marra e il sindaco avrebbe testualmente risposto: ”Pignatone mi risponderà quanto prima, l’elenco conteneva una prima tranche da 20 nominativi. Stanno effettuando verifiche”. Sembrerebbe, quindi, che il sindaco avesse dato al procuratore di Roma un elenco di nomi da analizzare. Lo stesso Di Maio, nella chat, avrebbe detto a Raggi che le decisioni su Marra erano subordinate alle valutazioni che su di lui avrebbe fatto Pignatone. Possibile che la Procura della Repubblica di Roma faccia questo tipo di lavoro? Si presti a fornire informazioni, alcune magari coperte da segreto istruttorio, su richiesta del sindaco della Capitale? Quali nominativi erano scritti in questo elenco? Possibile che Pignatone si sia prestato a questo servizio? E se sì, lo poteva fare? Chiedo pubblicamente e con un’apposita interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia cosa sa di tutta questa vicenda, se è vero che Pignatone fornisse informazioni riservate a Raggi, se fosse nella sua facoltà farlo e se infine non ritenga opportuno avviare un’ispezione alla Procura della Repubblica di Roma per verificare che tipo di rapporti intercorressero tra il procuratore Pignatone e il sindaco Raggi. Raggi alla Procura si può rivolgere con denunce ed esposti. Sarebbe incredibile un traffico di notizie riservate che costituirebbe un reato, anche da parte dei magistrati. Non posso credere a tutto ciò e chiedo pubbliche e immediate risposte”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Share this post