“Sconcerta la decisione del gip di Torino che ha disposto la scarcerazione del rom accusato dell’omicidio delle sorelle morte nel rogo del camper dove vivevano in un campo nomadi a Centocelle. È incredibile la superficialità con cui la magistratura prende certe decisioni fuori dalla realtà. Il presunto omicida è lo stesso che è stato già condannato a due anni di carcere, con pena anche questa vergognosamente sospesa, per aver scippato la giovane studentessa cinese poi morta travolta da un treno nel tentativo di raggiungerlo. Ma è anche lo stesso al centro di una faida interna tra famiglie rom in lotta tra loro. Il fatto poi che sia stato fermato a Torino dovrebbe indurre a pensare a un suo tentativo di fuga. E invece il giudice lo lascia libero. Libero di compiere altri reati, confermando una volta di più il giudizio pessimo che l’opinione pubblica e non solo ha del sistema giustizia nel nostro Paese. La magistratura si conferma la vera palla al piede dell’Italia”.
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