“La Costituzione italiana è in vigore da 75 anni. La riforma di alcuni punti fondamentali se, come spero, sarà approvata, resterà in vigore per qualche decennio. Leggere quindi le proposte in funzione del presente di Mattarella e del futuro della Meloni è un esercizio ridicolo. Non si fanno le riforme in funzione della situazione contingente. Non è certamente questa l’intenzione del governo. Si lavora a un futuro di stabilità delle nostre Istituzioni. Proiettando questi meccanismi nei decenni. Quando inevitabilmente i protagonisti non saranno quelli attuali. Nemmeno quelli più giovani. Pertanto chi legge la riforma in termini di invito alle dimissioni di ‘tizio e di caio’ è veramente un ipocrita. Bisogna cancellare appunto queste ipocrisie. La riforma proposta dal governo lascia molti poteri al Presidente della Repubblica. E io che sono sempre stato un fautore del presidenzialismo all’americana, con l’elezione popolare di un vero capo della nazione, ritengo il modello prospettato sia già un punto di mediazione molto aperto alle istanze della sinistra. Del resto, chi blatera di riduzione dei poteri del Presidente della Repubblica, sa bene che, ad esempio, nel 2001 e nel 2008 i capi di Stato dell’epoca non avrebbero potuto dare l’incarico a una persona diversa da Silvio Berlusconi, che aveva nettamente vinto le elezioni sul campo. Così come l’attuale Presidente ha conferito l’incarico a Giorgia Meloni, leader del partito largamente più numeroso della coalizione vincente. Il Presidente della Repubblica ha potuto mediare quando nessuno ha vinto le elezioni. Pertanto non esiste un potere indiscriminato di scelta del Presidente della Repubblica nemmeno nell’attuale ordinamento, che non può ignorare un dato essenziale: la democrazia. Che é fatta di maggioranze che quando ci sono devono governare. Quando non ci sono, ed é successo, si scelgono anche incapaci come Conte, forse sbagliando, per guidare un governo. Quindi bando alle ipocrisie. Ci si confronti in Parlamento ma alla vigilia del confronto stilerò un vero e proprio catalogo delle ipocrisie, per evitare che si discuta di cose inesistenti per evitare decisioni vere e moderne”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato
Roma 4 novembre 2023