“Il fatto che lo stesso Matteo Renzi abbia invitato l’Italia a svegliarsi è un’ammissione di fallimento della sua conferenza stampa. Dai fuochi d’artificio del rottamatore siamo passati alla montagna di bugie di un Presidente del Consiglio in affanno. Poco convincerne sulle banche ed elusivo sull’Unione Europea, ha fatto un’illustrazione noiosa e falsa di cifre. Sembra ormai più uno di quei primi ministri della prima repubblica democristiana, che cercava di non dire nulla pur di restare a galla, che il prorompente innovatore del sistema Italia. Nega l’evidenza sulle banche, minimizza sul disastro immigrazione, si inventa un ruolo internazionale dell’Italia che non c’è. Ma L’evidenza dei fatti è sotto gli occhi di tutti. Dice che non legge i sondaggi per non prendere atto del suo arretramento. Li legga. E sta soprattutto all’opposizione di centrodestra il dovere di incalzarlo, di metterne a nudo le bugie, la nullità. Chi si era infatuato di Renzi si renda conto che siamo di fronte a un cantastorie. Sullo scandalo delle banche e sull’attentato al risparmio dovremo essere spietati nei suoi confronti. La commissione di indagine parlamentare dovrà avere pieni poteri, ma anche su questo Renzi si è fatto prudente ed elusivo perché non vuole che i suoi amici e i parenti delle sue amiche vengano messi a nudo. Anche sul suo vitalizio Renzi ha mentito in modo criminale. Si era fatto assumere alla vigilia dell’elezione a presidente della Provincia dall’azienda di famiglia per maturare contributi di comodo per la sua futura pensione. Bugie così clamorose non sono tollerabili. Saremo determinato in parlamento chiedendo anche l’immediata discussione della mozione di sfiducia al governo in Senato. Non si deve perdere nemmeno un’ora. Lo show del grande bugiardo sta finendo in maniera noiosa e tra gli sbadigli. Se ne è accorto persino lui”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI)
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