Coloro che si sono divisi da Silvio Berlusconi e si dichiarano di centrodestra dovrebbero prender atto della realtà. Renzi è stato molto chiaro: noi siamo 300 e voi 30, ha detto.
Il nuovo Marchese del Grillo ha dettato la sua regola e chi resta in un governo di fatto di sinistra in queste condizioni di debolezza e di precarietà è destinato soltanto a prendere schiaffi. Il pentimento, se praticato in maniera solenne, può essere motivo di virtù, non di colpa. Chi ha fatto una scelta sbagliata se ne renda conto. Il caos sull’Imu, le incredibili valutazioni di Saccomanni, sono tante le ragioni che dovrebbero indurre a un rapido ripensamento. Ma soprattutto la consapevolezza che sulla legge elettorale, sulle tasse, sull’immigrazione e su tutto il resto sarà il Pd a dettare l’agenda a questo governo. E chi si definisce di centrodestra non potrà avere nulla a che fare con questa realtà. So che il mio è un consiglio non richiesto, ma è una realtà evidente