“Continua l’aggressione nel campo dell’informazione da parte di Renzi nel silenzio complice di troppi. In altre stagioni e con altri governi la sovraesposizione mediatica del Presidente del Consiglio, l’occupazione e il controllo attraverso amici degli amici del servizio pubblico e di buona parte della stampa avrebbero causato scioperi e rivolte di massa. Renzi invece fa come gli pare. Ha fatto approvare una legge sulla governance Rai incostituzionale perché attraverso il direttore generale dà tutti i poteri al governo. Il dg, d’altra parte, si è pienamente calato nel ruolo. Ha piazzato in posti cruciali dirigenti presi dall’esterno in totale spregio della spending review e delle professionalità interne, molte di queste già in causa per demansionamento. Chiude trasmissioni libere ma ritenute scomode come Virus, si permette che Renzi parli a reti unificate sempre e ovunque facendosi in anticipo la campagna in favore del Sì al referendum costituzionale. Restano poi tutte da chiarire le vere ragioni delle dimissioni di De Siervo. In più si agisce trasversalmente, come ipotizzano molti, per sostituire alla guida di quotidiani all’opposizione direttori vicini alle ragioni del Sì. Senza poi parlare del fermento e della levata di scudi che si registra per il controllo del Corriere della sera. La pressione mediatica e l’invadenza di Renzi vanno fermate. Non possiamo accettare in silenzio la sua prepotenza. Torno a sollecitare una riunione della commissione di Vigilanza non solo per discutere del pluralismo violato, ma anche per evidenziare quanto sta accadendo in vista del referendum costituzionale, con tutti gli spazi informativi trasformati in un editto propagandistico di Renzi in favore del Sì”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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