“Alla domanda di una giornalista che mi ha chiesto cosa ne pensassi del redditometro io ho risposto: ‘Ma lei crede che entrerà in vigore? Non credo proprio’. E abbiamo iniziato, come Forza Italia, un’azione semplice e chiara. Il redditometro lo hanno voluto le sinistre, quelli come Misiani e Renzi, allora segretario del PD e capo del governo, uno strumento vessatorio che presume un reddito che oggi è difficile definire con il commercio moderno. Nel 2018 poi Conte, al governo grillino, iniziò una revisione dei criteri, dei principi e delle cifre, che si è conclusa solo adesso”, così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri a Radio Anch’io su Rai Radio1. “Per esempio, é stato fatto l’adeguamento della macchina diesel, inquinante, per essere sostituita da quella ibrida. Questo é il concordato preventivo biennale. Poi il ministro Leo ha seguito, giustamente, le regole. Ma grazie a Forza Italia il redditometro sarà abolito. Ho in tasca da ieri un emendamento che, come Capogruppo al Senato, avevo dato a Tajani, che penso porterà in discussione domani al Consiglio dei Ministri per abrogare il redditometro”, prosegue Gasparri. “Il centrodestra nel 2023 ha recuperato 25 miliardi dall’evasione, senza il redditometro, quindi noi abbiamo recuperato l’evasione e Misiani no. Noi mettiamo in archivio il redditometro, Misiani e Renzi invece lo sostenevano. E Forza Italia interviene per prima su un tema importante con pacatezza e con chiarezza. Questa é la realtà dei fatti”, conclude.
Roma 23 maggio 2024