“Bisogna ringraziare la Rai che in collaborazione con i produttori di Stand By Me ha realizzato una bellissima serie dedicata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Era opportuno che il servizio pubblico radiotelevisivo rendesse omaggio a uno degli eroi più importanti dell’Italia contemporanea. Il generale Dalla Chiesa fin dalla giovane età, in Sicilia e poi in tutta Italia, si è battuto contro tutti i fenomeni dell’illegalità, dalla mafia al terrorismo. E ha creato un approccio efficiente ed innovativo soprattutto nei confronti del terrorismo politico brigatista. Questa serie, trasmessa dalla Rai, mostra finalmente le Brigate Rosse in tutta la loro cruda e drammatica realtà criminale. Le Brigate Rosse hanno rappresentato una delle peggiori e più oscure pagine della recente storia italiana. La loro ideologia marxista, i loro ambigui rapporti con tanti ambienti della sinistra e la loro ferocia viene messa in chiara luce da questa serie. Mentre in altri contesti le Brigate Rosse sono state dipinte in un altro modo. Non esito a dire che nei film o, ad esempio, negli sceneggiati di Marco Bellocchio, c’è quasi una sorta di “rispetto” nei confronti dei brigatisti rossi. C’è un’ambiguità del messaggio. Con un Moro ucciso ma poi forse, nei sogni onirici dell’autore, ancora vivo, perché risparmiato dai brigatisti. La serie su Dalla Chiesa ci dice la verità sulle Brigate Rosse. Altri prodotti sono apparsi reticenti, con il rischio di offrire un’immagine non completa di chi ha caratterizzato una pagina drammatica e sanguinosa della vita italiana. ‘Il nostro generale’ colma un vuoto e propone, finalmente, la verità della storia”. Lo dichiara il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)
Roma 13 gennaio 2023