“Finisce in Rai la pacchia dei super stipendi in deroga ai tetti stabiliti dalla legge, grazie alla decisione che abbiamo assunto in commissione di Vigilanza. All’unanimità, esaminando alcune modifiche allo statuto della Rai, la Commissione ha votato un parere che stabilisce che, in relazione alla disposizione che si propone di introdurre al comma 3 dell’articolo 11, si raccomanda che nello statuto si stabilisca quanto previsto dall’articolo 13 comma 1 del Decreto Legge n. 66 del 2014 che determina in euro 240mila il limite massimo dei compensi e delle retribuzioni spettanti, rispettivamente agli amministratori con deleghe e ai propri dipendenti. Ora la Rai deve rispettare questo tetto che viene violato da numerosi dirigenti a partire dal Direttore Generale Campo Dall’Orto. La decisione unanime della Vigilanza è tassativa in termini politici e giuridici. Si pone fine così a un’autentica presa in giro che i vertici della Rai hanno attuato. Spero che quando tornerà nei prossimi giorni per l’audizione prevista, il Direttore Generale abbia già ottemperato alle direttive della Commissione. Altrimenti si troverebbe in una imbarazzante condizione davanti alla pubblica opinione e agli abbonati che devono pagare il canone, tra l’altro adesso con modalità obbligatorie. Non si possono chiedere soldi ai cittadini violando nello stesso tempo le indicazioni della Commissione di vigilanza. Sono lieto della unanimità che si è raggiunta a coronamento di una battaglia che vari gruppi, ovviamente anche quello di Forza Italia, hanno svolto in questi mesi”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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