“Le vicende della Rai non devono costituire un regolamento di conti tra le correnti all’interno della sinistra. Renzi ha fallito nelle sue scelte mettendo al vertice persone palesemente inadeguate e ha mandato Giacomelli a fare leggi assolutamente incostituzionali per impossessarsi del servizio pubblico. Che oggi più che mai, con il canone in bolletta, appartiene a tutti i cittadini, dei quali solo il Parlamento può essere il vero garante. Si cacci chi deve essere cacciato ma non per militarizzare in senso ancora più renziano una Rai che, tranne alcune sacche, è stata totalmente asservita al Pd del fiorentino, con qualche sottocorrente della sinistra che forse conserva alcuni spazio. La Rai è di tutti. Si facciano scelte trasparenti. Renzi e i suoi untorelli hanno fallito nella gestione di questa grande risorsa del Paese. Se non ci fosse stato il canone in bolletta il bilancio non avrebbe nemmeno registrato l’esiguo attivo di 18 milioni di euro. Sono cresciuti le spese e gli sprechi nonostante le violazioni dell’Autorità anticorruzione, i cui richiami sono stati totalmente ignorati. Niente quindi regolamenti di conti a sinistra ma una scelta di cambio e di rinnovamento fatta con trasparenza e competenza, attingendo alle risorse interne della Rai e non ai somarelli mandati dalla Leopolda a distruggere il servizio pubblico. Giù le mani dalla Rai. Fuori i somari. Entrino competenza e pluralismo”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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