“La Rai, pur non stigmatizzando il discutibile ‘metodo Ranucci’ fatto di bastonate agli ‘avversari’, di materiale reperito da archivi di discutibile origine, prassi poco trasparenti nelle spese per servizi e filmati, almeno censura e richiama il conduttore per le gravissime violazioni da lui commesse, con inaccettabili messaggi aggressivi nei confronti di un membro della vigilanza. In quale azienda pubblica dì quale nazione civile, un dipendente conduttore che -come accertato dalla stessa Rai- minaccia ed esprime pregiudizio politico resta in onda alla guida dì un programma dì informazione che dovrebbe essere professionale e imparziale? Poi però si chiedono risorse in vigilanza o si attenta ai beni dell’azienda, come Raiway, con operazioni che comunque passeranno al vaglio della vigilanza. La Rai ha nominato un numero altissimo di direttori e vicedirettori per i cosiddetti ‘fantasmatici’ generi. Ci auguriamo che si affidino funzioni reali, giornalistiche e non censorie, a chi dovrebbe guidare la nutrita schiera di programmi di informazione che peraltro producono risultati complessivi di ascolto davvero minimi rispetto alla Rai che fu”.
Lo dichiarano i parlamentari di Forza Italia Alessandra Gallone, Maurizio Gasparri e Patrizia Marrocco, membri della commissione di Vigilanza Rai
Roma 2 aprile 2022