Al di là dei giudizi su come si sia comportata la Corte Costituzionale, tema su cui si dovrà dibattere a lungo, credo che la prima questione sia quella di chiarire le posizioni di ciascuno davanti al Paese. Proporrò che il mio partito solleciti un chiaro pronunciamento di tutti su tre questioni: il presidenzialismo nelle sue varie forme, la riduzione dei parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto.
È più importante una decisione immediata e rapida sulla forma di governo che non la stessa legge elettorale, la quale va certamente cambiata ma tenendo conto del modello di governo. D’altra parte leggi elettorali perfette nel mondo non ce ne sono, mentre il cambiamento delle regole fondamentali della Repubblica è prioritario rispetto a qualsiasi altra ipotesi. Piuttosto che dar vita a lunghe procedure con commissioni speciali, si può già nelle aule del Parlamento fare chiarezza, assumendo delle decisioni. E chi è contro forme innovative di democrazia diretta perché insegue vecchi riti tardo parlamentari e partitocratici lo deve dire agli italiani.