“Ovviamente sarà doveroso esaminare il decreto nel merito. Debellare disagio e povertà, tutelare il diritto alla pensione, sono priorità per tutti. Ma qui gli inganni appaiono numerosi. Ridotto, come prevedemmo, ad un sesto appena dei numeri annunciati dai grillini, il massimo teorico dei destinatari del reddito di cittadinanza; procedure complesse per farle durare in modo di prolungare l’illusione fino alle elezioni europee e ritardare la consapevolezza della truffa; minimizzazione del taglio alle pensioni per tutta la vita per chi lascia il lavoro e del taglio delle liquidazioni sulle quali i dipendenti pubblici pagheranno interessi alle banche attendendo comunque per anni il saldo della cifra totale spettante. Uno show ingannevole, in stile renziano, con Salvini che con prudenza evita di sventolare cartelli sul finto reddito di cittadinanza. A ‘quota cento’ molti rinunceranno quando vedranno che è quota -30 + 8, ovvero fino al 30% di pensione in meno per tutta la vita, 8 anni di attesa per avere il 100% della liquidazione. Le patetiche precisazioni di palazzo Chigi sul reddito di cittadinanza confermano che siamo di fronte a un autentico imbroglio
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