“Leggo sui giornali un estratto della deposizione di Buzzi, leader delle coop rosse legate al Pd e protagonista dello scandalo di Mafia Capitale, e trovo tra le sue frasi le seguenti affermazioni relative a quanto stava avvenendo nel 2008: “Eravamo preoccupati per il sistema delle cooperative basato su gare di 4, 3 mesi. Quindi ci rivolgemmo al sindaco Veltroni e chiedemmo che le cooperative fossero messe in sicurezza… ho detto: guarda, fai una gara che chiunque arriva dopo, tra Rutelli e Alemanno, le cooperative sociali sono in sicurezza. Riusciamo a convincerli – afferma Buzzi- a fare questa gara, viene indetta in 18 mesi. Viene fatta la gara in 80 lotti, le 41 cooperative vincono i lotti e quindi eravamo sicuri che ce la consegnavano dal 1° luglio 2008 al 31 dicembre 2009″. Sarà utile approfondire questi ulteriori legami tra Buzzi e il Pd. Già il capo delle coop rosse in questi giorni durante il processo ha usato l’espressione ‘noi del Pd’, ribadendo un’appartenenza, un sostegno durato fino al versamento di fondi alle cene di Renzi oltre che basato sui rapporti tra i vari Ozzimo, Campana e altri. Che fece Veltroni? Si fece convincere a fare queste gare per garantire, dopo la sua uscita dal Campidoglio, la continuità di queste attività? È interessante analizzare in sede politica questo legame tra Buzzi e le varie stagioni del Pd. Il processo va per la sua strada, ma la politica dovrà prendere un’iniziativa. Per questo ne farò nei prossimi giorni una a Roma dal titolo ‘Il Pd e Buzzi: dai tempi di Veltroni agli avvocati di Renzi'”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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