“Il Santo Padre ha svolto a Trieste un intervento molto politico a conclusione della Settimana sociale promossa dalla Chiesa italiana. Francesco si è soffermato anche sul tema dell’astensionismo e sul mancato coinvolgimento dei cittadini. Il tema della partecipazione nelle giornate di Trieste è stato evocato più volte e da diversi punti di vista. Si è parlato molto di riforme. Proprio per questo vorrei invitare tutti a riflettere. Il voto dei cittadini deve essere rispettato. L’astensionismo è cresciuto non solo per le cattive prove che la politica ha dato, ma anche perché spesso il voto dei cittadini è stato tradito, con trasformismi, governi tecnici, esiti governativi diversi da quelli che l’elettore riteneva fossero stati prevalenti, grazie alla libera espressione della democrazia. L’elezione diretta del premier porta al rafforzamento della volontà popolare, per far sì che i cittadini possano, con il loro voto, scegliere l’esecutivo, che deve auspicabilmente durare un’intera legislatura. Il premierato è un antidoto all’astensionismo, è una via democratica di rafforzamento della partecipazione popolare. Quindi chi esprime dubbi su queste riforme è contrario al maggiore rispetto della volontà popolare dei cittadini, che costituisce uno degli antidoti, insieme ai buoni esempi e all’onestà dei governanti, all’astensionismo. Premierato e maggiore libertà dei territori possono indurre i cittadini a partecipare. Questa è la realtà. Ed è questa una riflessione che dovremmo fare anche in occasione del Consiglio nazionale di Forza Italia-Ppe, movimento politico che si ispira alla dottrina sociale della chiesa, che è espressione anche della cultura cristiana e cattolica italiana ed europea, che ne vuole essere un interprete nelle politiche per la famiglia, nelle politiche sociali, e anche nelle politiche su cui si basano le riforme istituzionali. Non sono certo i partiti del matrimonio egualitario, dell’aborto e dell’eutanasia sempre a tutti i costi, della teoria gender, dell’utero in affitto con vendita di bambini (insomma il PD e company), ad esprimere il pensiero dei cattolici, che devono ripartire, si è detto a Trieste, dal basso con iniziative politiche, ma non certo per restare dalla parte sbagliata. Il posto giusto non è la corte della Schlein e di Fratoianni per i cattolici. Che devono riscoprire la lezione di Sturzo”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 7 luglio 2024