“Nel ricordare Paolo Di Nella che fu ucciso a Roma mentre attaccava manifesti, faccio anche un invito dal Senato alla procura di Roma di indagare. Ci sono reati che non si prescrivono”. Lo ha dichiarato il presidente di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo in Aula. “Faccio parte di una generazione che ha conosciuto Paolo DI Nella, Francesco Cecchin, i ragazzi caduti ad Acca Larentia. L’amarezza è che a decenni di distanza non siano stati ancora individuati i colpevoli di tanti omicidi. E purtroppo, in qualche caso, ci sono state prove evidenti ignorate dalla magistratura. Con la strage di Acca Larentia per la prima volta le istituzioni ebbero un moto di pietà. Oggi è scontato, ma allora non lo era. Fu il segno di un tempo che cambiava. A me dispiace che ancora a distanza di anni non ci siano colpevoli per troppe vicende. La mitraglietta che ha ucciso i ragazzi di Acca Larentia è stata poi usata dalle Brigate Rosse. Evidentemente delle persone si sono spostate dai centri sociali della periferia di Roma alle Brigade Rosse, portandosi le armi e nessuno ha fatto un’indagine. Questa è una vergogna che ricade sulla procura della Repubblica di Roma. Quel reato, come tanti altri, non è prescritto. Noi dobbiamo onorare queste vittime con il ricordo. Qualcuno potrebbe onorarle colpendo e condannando i colpevoli” ha concluso Gasparri.
Roma 14 febbraio 2024