“Avevamo ragione noi del Senato ed avevano torto i magistrati toscani. La Corte Costituzionale, infatti, ha dichiarato che la Procura presso il Tribunale di Firenze non poteva acquisire, senza preventiva autorizzazione del Senato, messaggi di posta elettronica e WhatsApp di parlamentari. In sostanza la Corte Costituzionale ha dato ragione al Senato che ha sollevato il conflitto di attribuzione. Ero Presidente della Giunta per le immunità e le prerogative in quella fase e, insieme ad altri, ho sollevato tale questione. Di cui fu relatrice la senatrice Fiammetta Modena che illustrò, in maniera puntuale e precisa, la questione. Una volta di più si dimostra che c’è stato un uso politico della giustizia. In questo caso a danno di Renzi con il riconoscimento, da parte della Corte Costituzionale, in decine e decine di altri casi a danno di Silvio Berlusconi, al quale alcuni, solo oggi tardivamente, danno ragione. Del resto la Procura di Firenze, anche su altre inchieste, sta dimostrando quanto sia necessaria una riforma della giustizia. Prima o poi ci auguriamo che la Corte Costituzionale si occupi anche delle indagini che a Firenze si fanno con interpretazioni incommentabili sulle stragi di mafia”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 27 luglio 2023