“C’è una tragedia che si rinnova e si ripete, perché bisogna bloccare questi viaggi della disperazione. C’è gente che prende soldi per mettere centinaia di persone su barche improbabili ed esporle a rischi enormi. Sono solidale con Piantedosi: ha detto la verità, ha detto quello che ha detto un padre afghano di questa tragedia, che si sentiva in colpa per la perdita della sua famiglia, perché aveva affrontato un viaggio in quella maniera e che aveva fatto male a fidarsi degli scafisti. Chi si deve dimettere? Quelli che speculano su questa vicenda, non certo Piantedosi che è una persona seria che fa il suo dovere. Anzi, il governo deve essere ancora più deciso, perché il numero degli sbarchi è troppo elevato. Piantedosi ha detto che questi viaggi non vanno fatti e che l’Italia ha appena fatto un decreto di 80mila ingressi di stranieri, il decretto flussi, che devono entrare per vie regolari per dei posti di lavoro. Tuttora sbarcano periodicamente degli aerei a Pratica di Mare, in cui c’è la collaborazione di organizzazioni più serie del campo delle Ong e, quindi, l’Italia è un Paese che ha il 10% di stranieri di popolazione, anche più, che ha appena fatto un decreto flussi. Non può essere l’approdo di ogni disperazione e meta degli speculatori, perché ricordiamoci: quei delinquenti, alcuni forse erano anche a bordo, c’è un’indagine in corso, si sono presi soldi su soldi da persone disperate che si affidano a dei criminali”.
Così il vicepresidente del Senato rispondendo ai giornalisti
Roma 1 marzo 2023