“La legge 194 del 1978 ha introdotto la possibilità di richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza. Una legge che però, finora, non vede l’attuazione dell’articolo 5, che recita: ‘Il consultorio o la struttura socio-sanitaria, oltre a dover garantire gli accertamenti medici, hanno il compito, quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motiva dall’incidenza delle condizioni economiche o sociali – lo dice la legge – di esaminare con la donna e, se vuole, con il padre del concepito, ove la donna lo consenta, le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero all’interruzione della gravidanza, di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna, offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto’. Quindi la legge afferma che nel momento in cui una persona comunica agli interlocutori di voler interrompere comunque la gravidanza per motivi economici, il consultorio o la struttura socio-sanitaria deve offrire degli aiuti. Con la mia proposta di ‘Istituzione del reddito di maternità’ vado solo a concretizzare questi aiuti ed attuo l’art. 5 della legge 194. Mille euro per cinque anni alla donna che, per propria scelta, decide di non interrompere la gravidanza. Lo rifiuta? Interrompe la gravidanza. Il resto sono solo bugie”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a L’Aria che Tira su La7
Roma 4 luglio 2024