“Leggo una intervista di Bonaccini dove lo stato confusionale del presidente dell’Emilia Romagna emerge in modo preoccupante. Dice Bonaccini, in riferimento alla nomina del Commissario per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna dopo l’alluvione: “Ho visto confondere il piano istituzionale con quello di partito”. Cioè accusa gli altri di quello che ha caratterizzato la sua azione e quella del PD. Bonaccini voleva la poltrona e la rivendicava con forza a tutto il suo partito, come se la ricostruzione fosse un affare da affidare a una spartizione politica. Il governo, invece, ha fatto una scelta, quella sì, all’insegna dello spirito istituzionale e del rispetto dell’efficienza. Individuando il generale Figliuolo, già protagonista di stagioni gloriose recenti dopo i fallimenti delle scelte dei grillini e del Pd, in materia di Covid. Bonaccini insomma voleva che fosse il suo partito a dettare le regole per la ricostruzione. Il governo Meloni invece ho fatto una proposta tecnico istituzionale scegliendo una persona come Figliuolo che vale almeno cinque, seimila Bonaccini. Il presidente della regione Emilia-Romagna è certamente amareggiato per essere stato sconfitto nel suo congresso da una persona di scarso valore, come la Schlein che sta conducendo il Pd al disastro. Ma non deve scaricare sugli altri questa sua frustrazione. Resti con le maniche rimboccate e aiuti il generale Figliuolo, dal quale avrà molto da imparare. E rispetti anche le decisioni istituzionali del governo che non si è piegato ai ricatti o alle imposizioni partitiche di nessuno”.
Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 29 giugno 2023