“È vero quanto scritto in un articolo sul quotidiano Repubblica di oggi, in cui testualmente si dice che “le carte degli atti amministrativi che la commissione consegnerà lunedì al prefetto di Roma Franco Gabrielli sono state lette e spulciate da Orfini e da un pool di tecnici per verificare eventuali infiltrazioni”? Se così fosse saremmo di fronte a un fatto di gravità inaudita. Vorrebbe dire che i documenti della Commissione di accesso prefettizia che ha lavorato per verificare se in Campidoglio è entrata la mafia sarebbero stati messi nella disponibilità del Pd e di Orfini in particolare, prima ancora che in quella del prefetto. Ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente al ministro dell’Interno perché bisogna vederci chiaro. Di che carte si tratta? Mai possibile che i commissari prefettizi abbiano fatto visionare le carte utili a comporre il loro dossier a un cittadino qualunque, perché tale è Orfini? La vicenda è talmente sconcertante che non può cadere sotto traccia. Se confermata da Repubblica e dall’autore del pezzo ci sarebbero estremi di reato gravissimi, iniziando dalla violazione del segreto d’ufficio. O De Marchis ha scritto una fesseria, oppure siamo di fronte a un altro inquietante capitolo di questa drammatica vicenda”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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