“Oggi ricorrono trent’anni dall’arresto di Totò Riina. Voglio ringraziare, una volta di più, i carabinieri che realizzarono quell’operazione. Grazie al Generale Mori, grazie agli eroi del Ros, grazie a tutte le forze di polizia, ma in questo caso grazie soprattutto a quel reparto di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri, che si è reso allora, e lo è ancora oggi, protagonista di pagine epiche nell’impegno per la legalità. Nel ricordare Mori, i suoi collaboratori e il Ros voglio invece riflettere su quelli che hanno accusato queste persone. È incredibile che Mori invece di ricevere montagne di medaglie, abbia ricevuto processi, dai quali poi è uscito a testa alta. Chi lo ha mandato a giudizio dovrà prima o poi essere valutato per i propri comportamenti. La partita non è chiusa. E la porterò prossimamente in Senato. Perché chi archiviò le inchieste di Borsellino dovrà rispondere dei propri errori e delle proprie responsabilità. E non sono stati certo i carabinieri del Ros né gli uomini, come Mori, che collaboravano con Borsellino. Altri tentarono di vanificare il lavoro di Borsellino. Ma presto, guardando negli occhi da vicino chi ha messo il proprio nome sotto determinati atti, potremmo dire una volta di più la verità. Viva gli eroi della legalità, abbasso chi li ha ostacolati”. Lo dichiara il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)
Roma 15 gennaio 2023